Siamo vivendo in tutto il mondo un vero e proprio boom di agglomerati urbani. Le città si sviluppano e si trasformano, e con le nuove generazioni di residenti urbani nascono anche nuove idee. Negli ultimi decenni, l’urbanistica era sinonimo di cementificazione. Ma poi è arrivato l’urban gardening, che ha cambiato il rapporto con lo spazio abitativo urbano. Così le città si sono riempite di sempre più soluzioni creative di rinverdimento. E, con la crescita dei quartieri in altezza, sono spuntati anche molti spazi verdi. Basti pensare ai giardini verticali sulle facciate delle case o alle aree verdi nei cortili, nelle terrazze e sui tetti delle città.
Lo scopo è di riportare un pezzo di natura incontaminata nelle città. I progetti di costruzione di appartamenti e uffici devono essere sostenibili, efficienti ed ecologici. Allo stesso tempo devono ricreare ciò che prima offrivano le aree verdi e i parchi. Un compito, questo, per niente facile. La soluzione? Creare nuove oasi verdi servendosi di facciate, tetti, balconi e terrazze. I sistemi integrati di biotopi, caratterizzati da un’accurata scelta di piante, influenzano il microclima negli spazi chiusi e sui balconi, attenuando il rumore, la polvere e il caldo della città, e diventano un habitat ideale per insetti, uccelli e persone.